Abbiamo sempre creduto che Charles Lutwidge Dodgson avesse scritto un romanzo del genere letterario del nonsenso invece scopriamo che Alice esiste e che esiste anche il suo Paese.
Già nel 2003 la FIMMG denunciava il disinteresse della politica al problema della carenza dei medici ed invitava i Governi nazionali e regionali, che si sono succeduti, ad attivarsi per contrastare l’invecchiamento della popolazione medica aumentando il numero delle borse di studio per i futuri medici di famiglia. Ma nessun governo nazionale negli ultimi 20 anni si è impegnato e quello regionale ha sventolato fino al ridicolo che si trattava di un falso problema che non avrebbe mai toccato la nostra Regione, fino ad opporsi all’aumento del numero di borsisti accolto invece da tutte le altre Regioni italiane! E Alice dormiva.
La carenza dei medici porta, il 30 giugno 2021, l’Azienda ULSS 2 a chiudere la sede di Continuità Assistenziale nel Comune di Paese; annunciata così dai giornali locali: “La causa? La carenza di medici” ” per mancanza di personale”, “trovarsi senza medici significa che non c’è stata un’adeguata pianificazione e programmazione”. Il giorno seguente, 1 luglio 2021, vede la luce il Progetto aziendale “Garanzia mantenimento apertura sedi di Continuità Assistenziale” per permettere a medici di Continuità Assistenziale di poter fare turni aggiuntivi in altre sedi. E Alice dormiva.
Nel Comitato aziendale del 6 luglio 2021 a proposito del Progetto di Telemedicina, la FIMMG ha “ribadito che prima di parlare di teleconsulti tra Medici di Famiglia e altri specialisti, si deve attivare il collegamento tra medici di Continuità Assistenziale e medici di famiglia”. Nel Comitato aziendale del 18 novembre 2021 il Direttore Sanitario “rappresenta come la carenza sia ormai strutturale per quanto concerne la Continuità Assistenziale”… e la FIMMG “propone che il calcolo della carenza venga effettuato a livello aziendale. Il Comitato concorda, tuttavia è necessario chiedere un’autorizzazione alla Regione in tal senso.” E Alice dormiva.
Nel Comitato aziendale del 15 febbraio 2023 la FIMMG dichiara che “tutta l’azienda è carente” …. “la carenza deve essere dichiarata a livello aziendale” … La Ulss 2 risponde che non è possibile perché “la carenza deve essere dichiarata per un massimo di un terzo delle sedi aziendali” (DGRV 1715/2022); nello stesso Comitato la FIMMG denuncia che la situazione della Continuità Assistenziale “è grave” e anticipa che sarà proclamato uno Stato di Agitazione per questo motivo. Il 6 marzo 2023 la Fimmg rincara che la situazione è “drammatica”.
Il 21 giugno 2023 la Fimmg scrive al Direttore Generale che “nonostante la nota carenza di medici, la chiusura della sede di Paese e la difficoltà a reperire medici per la Sanità Penitenziaria, ci troviamo una sede con medici in organico in sovrannumero.” E nuovamente il 28 giugno 2023 la Fimmg scrive al Direttore Generale “di discutere le problematiche della Continuità Assistenziale”.
Nel Comitato aziendale del 23 ottobre 2023, vista “la situazione difficile della Continuità Assistenziale” … “La Fimmg propone un incontro con i sindaci organizzato dall’Azienda per parlare della grave carenza dei medici della continuità assistenziale, dove saranno proprio i medici ad illustrare le problematiche. Propone che i medici vengano invitati agli incontri con la Conferenza dei Sindaci”. E Alice dormiva.
Infine il 30 gennaio 2024, la FIMMG proclama lo Stato di Agitazione chiedendo alla Azienda ULSS 2, al punto 2, di:
– mettere in sicurezza le sedi di Continuità Assistenziale;
– completare l’istallazione di telecamere e videocitofono in tutte le sedi;
– integrare l’organico e riaprire la Sede di Paese.
Il Direttore Generale risponde che purtroppo la nota carenza di medici non consente di integrare né di riaprire le sedi chiuse. E Alice dormiva.
Ma un bel giorno di aprile 2024, Alice si risveglia e, incurante che il Codice Civile sia chiaro sul fatto che nessun contratto di lavoro possa impegnare il lavoratore nell’orario extracontrattuale e che il D. Lgs. 66/2003, preveda che tra due turni di lavoro debba esserci un periodo di riposo di almeno 11 ore consecutive (quindi, se un medico finisce il suo orario alle 20, non può iniziare il turno successivo prima delle 7 del giorno successivo), esterna la sua meraviglia rimproverando non i politici incapaci ma i medici che non hanno aderito ai turni di volontariato notturno nel servizio di Continuità Assistenziale.
Cara Alice, se vuoi il bene per il tuo Paese, diffida dei cattivi consiglieri e ascolta chi ti dice la verità.

